Concluso il processo di primo grado per l’incendio a Quargnento. La sentenza.
ALESSANDRIA – Si è concluso il processo di primo grado per l’incendio a Quargnento, nel quale morirono tre vigili del fuoco. Una tragedia che ha sconvolto l’intero Paese con i proprietari della cascina che sono stati arrestati.
Il Tribunale di Alessandria ha condannato i due imputati a 30 anni di reclusioni con le accuse di omicidio volontario plurimo con dolo eventuale.
La sentenza
Il lungo processo è iniziato nei mesi scorsi e si è concluso con la decisione del Tribunale di condannare a quattro anni i due proprietari della cascina. Una visione completamente diversa tra difesa e accusa. Il legale della donna aveva chiesto l’assoluzione per non aver commesso il fatto. L’avvocato dell’uomo, invece, eliminare il dolo.
Richieste non accettate dal giudice che ha deciso per una condanna di quattro anni rigettando anche quanto chiesto dall’accusa. Il procuratore aveva proposto una pena di 30 anni con il riconoscimento delle attenuanti per il comportamento processuale. Si è optato alla fine per una sentenza molto più dura rispetto a quanto richiesto con possibili dei ricorsi in secondo grado sia da parte dell’accusa che della difesa.
La vicenda
Dopo giorni di indagini gli inquirenti sono riusciti a ricostruire cosa sia successo quella notte.
“Era stato informato da un carabiniere che il primo incendio era quasi domato – ha raccontato il magistrato – Vincenti non ha detto che all’interno della casa c’erano altre cinque bombole che continuavano a far fuoriuscire gas. Era intorno all’1, ci sarebbe stata mezz’ora di tempo per evitare la tragedia“.
“Il timer era stato settato all’1.30 ma accidentalmente c’era anche un settaggio alla mezzanotte. Questo ha portato alla prima modesta esplosione che, ahimè, ha allertato i vigili del fuoco“. Una morte di tre pompieri che ha scosso l’Italia e non solo.